Panoramica su tipologie, fasce di prezzo e permessi necessari per abbellire la propria casa con una tettoia in legno.
L’inserimento di una tettoia in legno nella planimetria della propria casa è una scelta che riscuote sempre più apprezzamenti, cambiando con classe la fisionomia della propria area esterna e unendo praticità ed estetica. Questa struttura permette infatti sia di sistemare un piccolo angolo rilassante nel proprio giardino ponendosi al riparo dal sole e dal maltempo, magari organizzando un bel barbecue in compagnia, sia di garantire sicurezza alla propria automobile senza doverla chiudere in garage. Vediamo dunque nel dettaglio tutto quello che c’è da sapere quando parliamo di tettoie in legno, partendo dai materiali e dalle specifiche sino ai permessi necessari a realizzarla.
La struttura della tettoia in legno andrà a variare in base alla conformazione della casa: a differenza di un gazebo o di alcuni tipi di verande, questa è infatti estremamente vincolata a un sostegno fisso, come una parete o una superficie edilizia. Come anticipato può assolvere a diversi compiti ed avere svariati impieghi: abbellire il nostro terrazzo, proteggere le piante sul balcone o fungere da parcheggio esterno per l’auto aumentando ad esempio la facilità di parcheggio e ampliando notevolmente gli spazi. I molteplici utilizzi illustrati e le minuzie estetiche ne fanno un elemento architettonico estremamente gettonato. Una scelta molto apprezzata è quella di costruirla tramite una struttura ad angolo, adatta per allestire uno spazio a ridosso delle porte finestre e garantire la permanenza all’aperto anche se il clima non è soleggiato: porre un tavolino e delle sedie ad hoc garantiranno un angolo protetto e sempre disponibile senza doversi preoccupare della stagionalità.
Una particolare tipologia di utilizzo è quella relativa al proprio terrazzo. Chi ne è dotato potrà abbellirlo e tutelarlo notevolmente con l’inserimento di una tettoia in legno, ombreggiando al meglio la zona e regalandosi un po’ di privacy in più. Grazie alla struttura inclinata è possibile smaltire pioggia e umidità, garantendo anche tutela alle proprie piante poste sul balcone. Si possono anche trovare prefabbricate, soluzione che consente di ammortizzare i costi.
Una delle prime disamine da fare quando si parla di tettoia in legno è: che permessi servono per farne una? Nonostante la tettoia sia una struttura semplice e funzionale, la burocrazia legata ad essa rende la sua realizzazione a volte difficoltosa, visto che spesso le viene attribuito un aumento dello spazio vivibile della casa. Cerchiamo quindi di fare chiarezza su quando occorrono permessi – e di che tipo – e quando invece è possibile procedere in autonomia. L’elemento principale che determina la necessità di avere un permesso è quello della dimensione. Quando una tettoia fa volume – ossia va appunto ad aumentare la superficie edilizia della casa – viene infatti considerata come un’alterazione dell’assetto originario dell’edificio. Va specificato che questo accade nella maggior parte dei casi e degli utilizzi su larga scala di cui si è parlato poco sopra e ne consegue la necessità di accatastamento: a seconda della struttura della tettoia può essere considerata variazione dell’unità immobiliare o costruzione autonoma. L’altro criterio è quello della permanenza della struttura, ossia la modalità di costruzione in relazione all’utilizzo. Anche qui la quasi totalità dei casi classifica la tettoia come permanente e la fa rientrare nell’obbligo di accatastamento: il passo successivo e fondamentale per iniziare la costruzione è fare richiesta al proprio comune per una licenza edilizia apposita.
Bisogna sottolineare che sono rari i casi in cui una tettoia possa essere costruita liberamente. La legge prevede che quando questo accada non faccia volume, ossia le dimensioni risultino abbastanza ridotte da non alterare in modo sensibile la planimetria. Parlando pragmaticamente, una tettoia non richiede l’accatastamento quando non è destinata all’utilizzo autonomo e la dimensione non supera gli 8 m² .
Dopo aver compreso quali norme dobbiamo rispettare per avere una tettoia in legno, lo step successivo è capire che tipo di legno utilizzare. Il materiale dev’essere selezionato con attenzione per garantire durabilità e facile manutenzione alla struttura, impedendo che l’esposizione agli agenti esterni la usuri o rovini con conseguenze disastrose. Nonostante esistano diverse possibilità, in linea generale la soluzione maggiormente consigliata quando si parla di questo genere di operazioni è il legno lamellare di pino o di abete. Questo particolare materiale è il più gettonato in questo particolare tipo di espansione edilizia per uno specifico motivo: viene prodotto incollando diverse lamelle di legno e questo conferisce alla struttura una particolare resistenza alle sollecitazioni atmosferiche e alle prolungate esposizioni. Il legno lamellare non ha vincoli di dimensione ed è quindi adatto a tettoie in legno di qualsiasi tipo, oltre ad essere straordinariamente stabile: la lavorazione a cui è sottoposto elimina la naturale contrazione e deformazione a cui il materiale andrebbe incontro, garantendo alti standard di performance.
L’alternativa a questa proposta consiste nel legno massello, caratterizzato da una lavorazione che coinvolge essiccazione e piallatura. Viene ottenuto direttamente dalla lavorazione del tronco e proprio per questo motivo le sue tavole offrono maggior unicità e personalizzazione. Inoltre ha una resistenza maggiore rispetto al legno lamellare e questo è il suo principale pregio quando si parla di impiego per la realizzazione delle tettoie in legno. Presenta però anche degli svantaggi in contrapposizione al primo: ha dei limiti di dimensioni e soprattutto è meno stabile.
Chiarita la natura strutturale della tettoia in legno, è il momento di passare alla copertura. Anche in questo caso la scelta è prettamente personale tenendo in considerazione esigenze e possibilità: la tipologia di elemento che andrà a coprire la tettoia influisce infatti anche sulla struttura stessa della costruzione ed è da considerare già all’inizio della fase di progettazione. Anche qui vengono offerte diverse soluzioni, tutte valide e dotate di pro e contro. La prima e più nota è la copertura in tegole che garantisce una straordinaria resistenza e protezione – alla tettoia in sé e allo spazio sottostante – andando però ad influire pesantemente sulla resistenza del legno. Se si sceglie questa proposta è bene dunque far riferimento a un sostegno adatto e alla natura stessa delle tegole: portoghesi, marsigliesi o canadesi variano sia per la tipologia di produzione sia per prezzo e taglio estetico.
Un’altra soluzione è quella di realizzare una tettoia in legno coperta dai tendaggi. Questa scelta procura sicuramente maggior appagamento visivo andando a configurare un’estetica rilassante e personalizzata. Il dazio da pagare per questo tipo di operazione è sicuramente un calo di termini di protezione e resistenza e una maggior limitazione di utilizzo quando si va ad affrontare il maltempo. Da ultimo si può menzionare anche l’utilizzo dello stesso legno per la copertura della tettoia: questa soluzione oltre alla solidità offre un impatto estetico da non sottovalutare, andando a lavorare sulla continuità con il resto della struttura.
Infine una breve panoramica sull’impatto economico che la costruzione di una tettoia in legno ha sul portafoglio. È importante specificare subito che calcolare il preventivo per una struttura simile non è semplice ed immediato perché varia in base alle diverse situazioni edilizie e tiene conto di un considerevole numero di fattori tra cui dimensioni, modalità di utilizzo, tipologia di copertura selezionata ed eventuale pavimentazioni. Attenendosi soltanto alla sfera della mera costruzione è possibile individuare in base al mercato delle linee guida e dei prezzi che forniscono un’indicazione generica della spesa: in generale la fascia di prezzo per una tettoia in legno ha un range che spazia dai 500 € ai 3000 €. Una decisione da prendere per dotarsi di una tettoia in legno è se procedere alla soluzione prefabbricata o lavorando sul metro quadro. Nel primo caso il prezzo può variare dai 300 € ai 700 €, mentre nel secondo si parla di 130 € – 300 € a metro quadro. Parlando infine di strutture unitarie ecco che una tettoia in legno per il posto auto si aggira intorno ai 2000 €.